Le défaillances del digitale, una cosa seria – di DINO BOFFO

Le défaillances del digitale, una cosa seria - di DINO BOFFO, tv 2000Cari amici,

siamo stati tra i primissimi a scommettere sul digitale terrestre quando ancora erano in pochi a sapere che il nuovo sistema avrebbe sostituito la vecchia tv analogica. E non abbiamo mai mancato di sottolineare come questa innovativa tecnologia – introdotta su scala europea – rappresentasse una straordinaria opportunità per rinnovare il volto della televisione italiana.
Anche per questo adesso siamo in prima linea nel denunciare le disfunzioni e i disservizi che impediscono a tanti, troppi cittadini di fruire in modo costante e stabile del nuovo segnale, a due mesi, ormai, dallo spegnimento del vecchio. Del resto siete proprio voi, nostri telespettatori, a segnalarci continuamente problemi di ricezione in ogni area del territorio nazionale, anche nelle regioni che sono passate al digitale da alcuni anni.

Finora le nostre rimostranze sono rimaste sostanzialmente inascoltate. E ci incoraggia oggi verificare che non siamo più soli ad alzare la voce in nome del diritto degli italiani a vedere senza incognite e senza sorprese i canali e i programmi televisivi prediletti. In questi giorni il quotidiano La Repubblica ha dedicato alla questione un titolo in “prima” e intere paginate che raccolgono segnalazioni in tutto simili a quelle che arrivano ogni giorno ai nostri telefoni. Così pure il coordinamento dei Consigli regionali ha chiesto un incontro urgente al ministero dello Sviluppo economico per affrontare i problemi tecnici che stanno suscitando la protesta e l’indignazione di tanti cittadini. Problemi che riguardano tutte le emittenti, ma che risultano particolarmente insopportabili nel caso della Rai in ragione del pagamento del canone. Già, la Rai. E’ evidente come la tv pubblica abbia una responsabilità in più di fronte a questa situazione. E verrebbe proprio voglia di domandare al responsabile di settore che fine abbiano fatto gli investimenti e i relativi obiettivi di diffusione di cui in questi anni si è fatto un gran parlare in convention, seminari e riviste specializzate. Una domanda che per TV2000 ha delle implicazioni specifiche, dato che da anni la nostra azienda paga somme impegnative per essere veicolata dal multiplex B della Rai. Se finora poteva avere un senso pazientare in vista del completamento dell’operazione, adesso che – come è stato detto con enfasi in uno slogan – “L’Italia è digitale”, è arrivato il momento di avere risposte rapide e convincenti.

Dino Boffo

 
Tv2000 continua ad essere visibile sul Digitale Terrestre al Canale 28. Per quanti di voi la vedono su Sky, dal 1° settembre la troveranno al numero 142 (anzichè 801)

 

Le défaillances del digitale, una cosa seria – di DINO BOFFOultima modifica: 2012-08-31T19:21:50+02:00da dematteiscosimo
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