Quando i telespettatori entrano, intonati, nel gioco della tv (di DINO BOFFO)

Cari Amici,

Il grande scrittore Paul Auster ha raccolto un giorno i racconti dei suoi ascoltatori di una trasmissione radiofonica che andava in onda negli Stati Uniti negli anni ’90. Storie coinvolgenti, che – come s’usa dire – dimostravano che la realtà ha più fantasia dei mondi di finzione.
Mi colpì particolarmente la storia di un autista di autobus, mi pare che si trovasse a Philadelphia, che vedeva salire sempre allo stesso punto un trump con pesantissimi sacchi pieni di ghiaccio. L’uomo arrivava fino al capolinea, dove la città svaniva, e da lì trascinava a fatica lungo una strada sterrata il suo carico ingombrante.
In fondo al sentiero, c’era solo un ricovero per persone disperate.
Un giorno l’autista, incuriosito, chiese al trump che significato avesse quel carico di ghiaccio e lui rispose che serviva per lui e gli altri ospiti del rifugio per illudersi di prendere l’happy hour, la sera. Tanto ghiaccio, un goccio di sciroppo, tant’acqua e l’illusione di avere qualcosa da festeggiare.
Da quando abbiamo aperto le linee telefoniche nel nostro fortunato contenitore Nel cuore dei giorni vado sempre di più convincendomi che non bisogna andare negli Stati Uniti per trovare storie altrettanto appassionanti. Basta saper ascoltare. E far capire a chi ti ascolta che davvero la sua storia, il suo vissuto, ti stanno a cuore. Ho troppo poco spazio per dare a tutte quelle che mi sono rimaste impresse il giusto spazio e rilievo. Ne cito qualcuna, riservandomi di ritornare su questo argomento in una prossima occasione. Penso a Brunella, dalla provincia di Bologna. Ci ha chiamato in piena estate per raccontarci che aveva scelto di andare a vivere in Kenya da oltre dodici anni. I bambini la chiamano Mama. Lei li porta a casa sua per sfamarli, e assiste i malati di un ospedale sperduto. Con 460 euro al mese non soltanto vive, ma ha trovato il modo di essere utile agli altri.
Penso ad Antonella, il cui incontro con due fratellini di 10 e 3 anni si è evoluto in un affidamento che sfocerà in adozione; penso all’amore di un padre che racconta con infinita dolcezza dei tanti momenti vissuti con la figlia per confessare solo alla fine, con pudore e dolore, che da due mesi non la vede più e non capisce dove è iniziata la frattura, ma la aspetta con la porta spalancata…
Penso a tutti coloro che, qualunque sia l’argomento trattato, si inseriscono con un loro aneddoto, ricordo, per analogia e contrasto, trasformando ogni racconto individuale in una vera e propria Storia collettiva, come  il telespettatore  che ci ha raccontato al telefono che un giorno, in preda alla disperazione, si è confuso tra la folla che acclamava Giovanni Paolo II e anche lui ad un certo punto ha sussurrato tra le grida il suo nome. Il Papa lo ha sentito, si è fermato, girato verso di lui, gli ha stretto forte i polsi e gli ha chiesto il suo nome. Lo sguardo era di chi promette novità, futuro, gioia. Ma da quel momento la sua vita è effettivamente cambiata.
Molte di queste persone che sarebbero solo voci diventano nostri ospiti nei giorni successivi e alimentano una grande avventura umana, che va oltre le definizioni. Un dialogo che ci fa crescere, una testimonianza chiara che “il profumo della semplicità” (uso la definizione di uno spettatore di oggi) alla fine si impone e attraversando il mare dell’indifferenza arriva in porto, oltre le nebbia della solitudine.

Dino Boffo

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L’Emittente Televisiva TV 2000 (già “Sat 2000”) è visibile, gratuitamente, in tutta italia al Canale 28 del telecomando.

Si può anche vedere in streaming sul Sito internet

www.tv2000.it

(in alto a destra c’è la scritta “guarda la diretta”)



Quando i telespettatori entrano, intonati, nel gioco della tv (di DINO BOFFO)ultima modifica: 2012-09-25T11:40:58+02:00da dematteiscosimo
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