Francesco Ognibene è un giornalista onesto e già questo è una nota di merito. In più ha il pregio di non “mandarle a dire”. Insomma, davvero non ha peli sulla lingua e dice chiaramente il suo pensiero, nei suoi articoli e non solo in essi.

Fra questi ultimi rientra un breve “post” che ha  scritto sul suo profilo facebook e che riguarda una tematica delicata ed importantissima. Ecco, riporto senza ulteriori commenti, quanto egli ha scritto. Va da se che sposo in toto le sue affermazioni ed anzi c’è da esser grati a chi, come Ognibene, non batte in ritirata su temi cari a noi cattolici ed a tutti le persone  che realmente amano l’uomo. Queste le sue parole: 

“Martedì 18 giugno la Commissione Giustizia del Senato inizia l’esame dei disegni di legge “contro le discriminazioni matrimoniali” depositati dai senatori Cirinnà (Pd) e Falanga (Pdl).

Alla Camera intanto avanza l’esame della legge contro l’omofobia. E alle famiglie, quelle vere, non pensa nessuno nemmeno per sbaglio. Agli sposati secondo Costituzione andrebbe ricordato che, sotto il loro naso, gli stanno scippando diritti sacrosanti, dedicando esclusiva attenzione a diritti presunti. Magari si svegliano…

Lasciar fare pensando che “tanto non cambia niente” è ingenuo, oltre che sbagliato: basta vedere la nostra classe politica a cosa dedica le sue energie. E questa non sarebbe già una privazione del diritto a veder riconosciuti appieno i propri diritti scritti a chiare lettere dai padri costituenti?

Ne approfitto ancora, perché queste cose che scrivo presto saranno reato: “hate speech”. Galera.”