La Binetti, i buoni ed il Timor di Dio

Ieri è venuta Paola Binetti a Brindisi. Non farò un bell’articolo o un servizio: c’erano tanti operatori e colleghi molto più bravi e titolati di me , ci penseranno loro a riferirvi le parole della Senatrice romana dell’Udc. Oppure lo farà l’impeccabile Addetto Stampa dell’Ente che ha organizzato il Convegno. Io dico solo due tre cose, anzi pure di meno. Facciamo così: ne dico solo una così vi faccio risparmiare tempo. Ed è questa: la signora Binetti è una persona timorata di Dio. Direte: “dov’è la notizia?”. E magari aggiungerete: “non è quella cattotalebanPAOLA BINETTI A BRINDISI 13 FEB 12a dell’opus dei col cilicio?” con la variante/aggiunta dei militanti piddì “meno male si è tolta dalle scatole!”. Scusate la terminologia, che poi non sono parole mie: ripeto gli stolti slogan. Certo, mia madre mi ha insegnato che le parolacce neppure si ripetono. Ma ho detto solo le cose entro il limite della decenza -piu o meno – dette riguardo questo grande medico prestato alla politica. Molti degli ex compagni (di strada, di partito) della Binetti neppure sanno esattamente cosa sia il timor di Dio. Ed è anche inutile provare a spiegarlo: dopo un po’ ti ridono in faccia e ti guardano con saccente sufficienza : “è un povero cattolico” pensano tra loro (e certe volte non si limitano a pensarlo ma cotanto filosofema fuoriesce dall’encefalo ed approda alle corde vocali). Pazienza. Beati voi quando….

Ecco. Senza volerlo (senza volerlo?) vi ha riferito una dei messaggi più importanti che la Senatrice ha voluto trasmettere all’uditorio (in vero abbastanza modesto. Come numero, non fraintedete). Create una rete dei buoni, ha detto. Ma solo i buoni, i giusti hanno compreso.

C’erano dieci giusti fra noi?

La Binetti, i buoni ed il Timor di Dioultima modifica: 2012-02-14T10:09:00+01:00da dematteiscosimo
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