Sennonché , curiosamente, avevo appena trovato un riferimento al noto Gesuita pochi minuti prima. E qui torna quel libretto cui accennavo: nella Introduzione un allora giovane e focoso Beppe Manfredi (ora è passato a miglior vita, almeno spero per lui) tutto preso nella demonizzazione di Don Giussani, di Cl –e in genere di tutto ciò che “puzzasse di sacrestia”- non trova di meglio che citare una frase di colui che evidentemente riteneva una auctoritas, Padre Sorge appunto. La frasetta è la seguente «l’integrismo, tarlo del Vangelo” , ma per meglio comprendere la causa che il fossanese stava perorando vi riporto l’intero capoverso: “a questi giovanotti, impigliati nelle maglie elastiche di una DC magmatica e amebica, sorretti da Vescovi e parroci delle provincie, la storia non ha insegnato nulla e il Concilio ha insegnato poco; ed è significativa la condanna nei loro confronti di Padre Sorge al recente convegno romano di “Evangelizzazione e promozione umana”: (“l’integrismo, tarlo del Vangelo”)». Ora, volendo uno potrebbe rilevare che quella affermazione non era diretta a mons. Giussani e che Manfredi arbitrariaramente la affibbia a lui ed a Cl, ma non è il caso di discutere su ciò (anche perché non è inverosimile che Padre Sorge, in fondo, pensasse anche a Cl con quelle due parole). Ecco. Vi ho fatto partecipe di questa cosa: l”incontro” di padre Sorge per ben due volte in pochissimi minuti. Non significa assolutamente niente ma mi ha dato la opportunità di ripensare ad una delle sventure più dannose per la nostra cultura ossia il cattocomunismo. Che – repetita iuvant– non ha nulla a che spartire con Ilef.
cosimo de matteis