Tv e cinismo: riflessioni di Dino Boffo

tv, cinismo, spot, pubblicita, dino boffoCari Amici,

la pubblicità con i suoi spot, e nei suoi messaggi più o meno espliciti, racconta qualcosa di un paese, di una civiltà, di un costume? Certo che lo racconta. E rispetto all’annosa questione se è più il costume a informare la pubblicità o la pubblicità a suggestionare un costume, direi che c’è molto attivismo in entrambe le direzioni.

Per questo merita prestare attenzione al linguaggio pubblicitario e alle sue irruzioni, che spesso indicano un’evoluzione nei gusti e nelle sensibilità. C’è da dire infatti che è tutto da dimostrare che vi sia più innovazione nelle produzioni destinate al palinsesto che in quelle nervose e concitate degli spot; anzi, è quasi sicuramente vero il contrario. Il che dice che non siamo dei testoni prevenuti in maniera pregiudiziale: ci sono annunci pubblicitari che suonano davvero gustosi e diventano amabili.

Se qui ci permettiamo dunque un’annotazione critica non è per partito preso. Il primo spot sul quale avremmo qualcosina da eccepire raffigura una spiaggia e il mare, dentro il quale un poveraccio sta per annegare. Lui urla e si sbraccia ma nessuno si muove. Per fortuna c’è il bagnino, il quale però è rapito dalle performance olimpioniche che la tv va trasmettendo, per cui la sua risposta di ritorno è più o meno: arrangiati, non so che farci in questo momento. L’indomani mattina il mare restituirà il berretto dell’annegato, mentre una scritta spiega: è facile distrarsi. Cioè una vita umana in cambio di una videata televisiva. Possibile?

L’altro spot che ci ha colpito ha per protagonisti due comici di gran nome che stanno procedendo in auto a velocità sostenuta. Ad un certo punto un rumore sordo, quasi un colpo secco irrompe sulla scena. Uno dei due guarda l’altro e gli chiede cosa sia successo: « Era una vecchia… ». « Una vecchia? ». « Boh, forse… ». Cosa mai ci sarebbe infatti di strano? Ora non si tratta naturalmente di fare i moralisti bacchettoni, però la domanda da porsi è se il metalinguaggio sia arrivato già ad assorbire e naturalizzare battute come queste.

Al riguardo, avremmo qualche dubbio: in noi almeno un certo raccapriccio lo fanno sorgere. È vero che i nuovi comici sembrano di gran lunga preferire i tasti del cinismo, e questo sta lentamente distorcendo (o avvelenando?) i sentimenti di tutti. Attenzione però, che di cinismo si può ferire, ma si può anche morire. E allora il gioco diventa fatalmente pericoloso.

Dino Boffo

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Dino Boffo è il Direttore dell’Emittente Televisiva TV2000(già “Sat 2000”) visibile, gratuitamente, in tutta italia al Canale 28 del telecomando. Si può anche vedere in streaming sul Sito internet http://www.tv2000.it/ (in alto a destra c’è la scritta “guarda la diretta”)

Tv e cinismo: riflessioni di Dino Boffoultima modifica: 2012-07-27T22:53:00+02:00da dematteiscosimo
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