«siamo ventisette legioni» : la sconvolgente testimonianza di Francesco Vaiasuso, ex posseduto, in un libro di Paolo Rodari

“(…)Perché riesco a rispondere? Come è possibile che io
sia così forte da sopraffare le forze che mi possiedono? Il
motivo è semplice: non sono io che sono forte. È padre La
Grua che ha l’autorità necessaria per fare breccia dentro
la mia mente devastata e lacerata.
Più il padre prega, maggiormente l’odio divampa in
me: «Ti uccido, bastardo! Ti ammazzo! Ti odio!» grido
con forza.
Ma so benissimo di non essere io a gridare. È qualcuno
dentro di me che grida, urla e soprattutto odia. È un odio
profondo, disumano, una concentrazione di male non misurabile
con parametri umani.
La battaglia è in atto: padre La Grua lotta contro colui
o coloro che mi possiedono.
Ma anche io, come fossi un terzo incomodo, lotto, la
mente continuamente contesa da chi mi possiede.
La domanda di padre La Grua entra in me come una
lama affilata, fa breccia dentro la carne viva: «Satana»
chiede «sei solo o ci sono altri con te?».
L’anziano esorcista questa volta non ha rivolto la domanda
a me ma a colui che è dentro di me. La risposta
che esce dalla mia bocca è immediata, la pronuncio senza
volerlo: «Sono da solo».
Padre La Grua è un esorcista esperto. Non si fida. Alza
la voce.
«Ti chiedo nel nome di Gesù di dirmi la verità: sei solo
o ci sono altri con te?»
La risposta che do è inimmaginabile, ma è la risposta
che colui che è dentro di me non può non pronunciare di
fronte all’autorità di padre La Grua: «Va bene, Matte’, te
lo dico».
Nella sagrestia aleggia un silenzio pesante, cupo, fino
alle parole che sbalordiscono tutti i presenti: «Non sono
solo» risponde «siamo ventisette legioni».

Padre Matteo annuisce lentamente. E dice: «È la verità».
Poi si alza e spiega a fratello Ferro di essere amareggiato
“della diagnosi”. E io comprendo che ciò che ha
appena terminato di fare su di me altro non è stato che
un esorcismo.
Immediatamente comprendo contro chi sono costretto
a lottare. Ma nello stesso tempo è come se padre Matteo
abbia piantato qualcosa di nuovo dentro di me, dei suoi
sigilli, dei suoi timbri che, nonostante una possessione
così grave e profonda, non mi lasceranno più.
La rivelazione di Satana cambia drasticamente la prospettiva
con la quale guardo la mia vita, il passato e anche
il futuro. Il 29 dicembre 2002, infatti, è un giorno come
tanti altri a Palermo. Ma per me è un giorno speciale. È
il giorno nel quale, dopo tante sofferenze incomprese e
incomprensibili, il frate francescano conventuale ed esorcista
padre Matteo La Grua riesce a far sì che Satana sveli
quella verità che fino a quel momento avevo soltanto
lontanamente intuito: ventisette legioni di demoni, e cioè
ventisette plotoni del grande esercito del male il cui capo
è Satana in persona, possiedono il mio corpo, lo occupano,
lo attraversano contro la mia volontà rendendo la mia
esistenza nient’altro che un inferno.
Non si tratta, dunque, di un solo spirito. Si tratta piuttosto
di plotoni, legioni di spiriti guerrieri compressi dentro
di me da Satana in persona.
«Figlio mio,» mi dice padre La Grua abbracciandomi
«io sono anziano e non ho tante energie. Fatti aiutare da
fra Benigno. C’è bisogno di tante preghiere.»”

LIBRO  VAIASUSO COPERTINA.jpeg


Come avrete capito è un estratto del libro-testimonianza che esce oggi per l’Editrice Pienmme . Si tratta di“La mia possessione”, così 27 legioni di demoni hanno stravolto la vita di Francesco .

 

Ecco come lo presenta lo stesso Paolo Rodari, scrittore e giornalista:

Francesco Vaiasuso è un gallerista d’arte di Alcamo oggi quarantenne. Con Paolo Rodari ha dato alle stampe per Piemme la sua incredibile storia che oggi Sette, l’inserto del venerdì del Corriere della Sera, anticipa per il grande pubblico: “La mia possessione. Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni“.

Una storia vera, sconvolgente, unica perché Francesco era sì posseduto dal demonio (anzi da 27 schiere del suo esercito, dunque centinaia di migliaia di demoni) ma durante le dissociazioni più violente rimaneva incredibilmente lucido, cosciente a se stesso, spettatore impotente di quanto avveniva dentro il suo corpo.

Se “L’ultimo esorcista“, il libro di Padre Gabriele Amorth con Paolo Rodari vi ha emozionato e colpito, “La mia possesione” supererà ogni vostra immaginazione, un sequel degno di questo nome. Francesco ha subìto dall’età di quattro anni fino a trentuno l’assalto dei demoni che hanno reso la sua esistenza invivibile, un inferno indescrivibile. Ma in questo inferno ha vissuto esperienze uniche, come sono state le visioni dei santi che, racconta, sono scesi dal cielo per confortarlo, e per dirgli: “Coragggio, manca poco, ce la farai”. Due santi, o quasi santi, in particolare, egli dice l’hanno aiutato: padre Pio da Pietrelcina e Karol Wojtyla.

La liberazione definitiva è avventa a 31 anni, dopo sedute interminabili di esorcismi. E dopo che, esorcismo dopo esorcismo, Francesco ha scoperto insieme a sua moglie Daniela l’origine di tutto, e cioè come sia stato possibile che 27 plotoni dell’esercito di Satana abbiano fatto proprio un bambino innocente, un bambino di soli quattro anni.

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http://www.edizpiemme.it/libri/la-mia-possessione
Collana Religione
Serie Varia
Rilegatura rilegato con sovraccoperta
Formato 13×21 cm
Pagine 266
Data di pubblicazione settembre 2012
ISBN 978-88-566-2773-2
Prezzo consigliato € 16,00

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«siamo ventisette legioni» : la sconvolgente testimonianza di Francesco Vaiasuso, ex posseduto, in un libro di Paolo Rodariultima modifica: 2012-09-07T00:29:00+02:00da dematteiscosimo
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