Però non sono questioni di poco conto. Anzi: diciamo che per un cattolico – e chi scrive lo è- sono le cose piu importanti. E costituiscono una sorta di prerequisito assolutamente ineludibile per prendere in considerazione una proposta politica e le persone che la portano avanti.
Sicchè ho con molta semplicità provato a chiedere direttamente –tramite twitter e facebook- certo che, essendo un “mago della rete” –come si dice- avrebbe immediatamente risposto. Dopo due, tre giorni, a tarda notte ha risposta una persona (non ho ben capito a che titolo: fan, portavoce o cosa) che naturalmente non ha risposto alla delicata quaestio che rimane, quindi, irrisolta. Almeno per me. Anzi: non solo per me. Si da il caso, infatti, che tale perplessità è venuta pure a Pietro Pirovano e pure lui la ha espressa tramite facebook nella Pagina “Ambrosoli Lombardia 2013”. E sostanzialmente anche uno degli storici fondatori del Movimento per la Vita è rimasto senza una risposta precisa, chiara, univoca.
Non riporto testualmente le “risposte” per così dire ricevute (e comunque chi vuole può leggerle: sono lì https://www.facebook.com/pages/Ambrosoli-Lombardia-2013/174178589389174) né mi permetto di menzionare chi sia la persona che ha fornito tali “spiegazioni”. Aggiungo infine che non sono l’unico rimasto senza risposte: il radicale (o filo radicale) Domenico Letizia chiedeva lumi all’aspirante governatore: “sui diritti e le libertà civili come ti poni?” E anche qui, dopo una risposta di una persona (un fan? Un futuro Assessore, chissà…) interviene l’altra persona –quella che aveva risposto a me ed a Pirovano- dicendo che è tempo perso, che è meglio non rispondere perché “altrimenti passerebbe tutto il tempo a rispondere lasciando da parte le cose concrete da fare”. Già: le cose concrete da fare.