La “marcia per la vita” (e le divisioni del mondo cattolico)

DOSSETTI RAI.pngNormalmente non è bene “diffondere” certe notizie. Che poi trattasi di uno stato di cose, perdurante da anni (decenni, forse) e non di una “notizia”. Egualmente –me ne rendo conto- non è opportuno “fare pubblicità” soprattutto per il fatto che riguarda “spezzoni” di mondo cattolico.

Che il cattolicesimo italiano (piu o meno impegnato politicamente, ed in modo diretto) sia, diciamo così, “variegato” (il termine forse piu idoneo sarebbe “diviso” ma è brutto dirlo) è già una iattura.

Ed entrando nel terreno prettamente partitico occorre dire che quanto non era riuscito a Gramsci, Togliatti, Berlinguer –forse perché essi stessi si rendevano conto della difficoltà di tale “impresa”- son riusciti a farlo Prodi, Bindi, Franceschini lo stesso Enrico Letta.

Ovviamente tutti discepoli di quel Dossetti che la Rai celebra – su canali che non guarda nessuno ma che gravano sul contribuente onesto che paga il canone e magari, come il sottoscritto, non guarda la televisione da anni ormai- e pure  di Aldo Moro (distinguere sempre la biografia personale dall’azione e dalle scelte politiche del magliese) i cattocomunisti son riusciti a dividere i cattolici –è persino inutile ricordare l’etimologia del termine “diavolo”, vero?- ed a renderli litigiosi fra loro piu che mai.

Ma non è di questo che si vorrebbe parlare (o almeno, non ora e non in modo sbrigativo) piuttosto l’idea è di presentare tale “spaccatura” così come essa si ripropone in un ambito specifico e delicato (e Dio solo sa quanto sia delicato!): quello della Vita.

In modo forse brutale –ma probabilmente efficace- occorre dire che esistono cattolici che “dialogano” con la iniqua legge 194 e quelli che, giustamente, la ritengono totalmente anticristiana. In tale dualismo –un dualismo di nicchia: il grosso dei battezzati, purtroppo, è favorevole alla legge che permette l’aborto- si innesta l’articolo che qui riproponiamo.

 

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Apparso su “Corrispondenza Romana” con un titolo (Il tentativo di “sgambetto” alla Marcia per la Vita di Carlo Casini) che dice piu dello stesso articolo non fa che rivelare, ancora una volta, tali divisioni esistenti sul versante italico dei “prolife” (oltreoceano parrebbe esserci più unità, persino tra cattolici e mondo protestante, su quest’ambito).

Lo riproponiamo, appunto. Ma non per demonizzare Carlo Casini: si vorrebbe solo evidenziare a quale livello di litigiosità si è giunti e come il mondo laicista gongoli di fronte a queste spaccature. Inutile dire quanto il cornuto sia felice di questa spaventosa divisione fra credenti mentre l’orribile sacrificio umano di innocenti va avanti impunito.

 

Il tentativo di “sgambetto” alla Marcia per la Vita di Carlo Casini

Carlo Casini

Domenica 12 maggio si svolgerà la III Marcia nazionale per la Vita, che si è affermata come la più importante iniziativa pro-life italiana. La risonanza dell’evento è dimostrata dal fatto che saranno a Roma, per marciare con i manifestanti dal Colosseo a Castel Sant’Angelo, due “star” del mondo pro-life internazionale: Jeanne Monahan, portavoce della March for Life di Washington e Lila Rose, presidente del gruppo Live Action, il più temibile avversario del Planned Parenthood abortista.

La scelta della data del 12 maggio, da parte degli organizzatori della Marcia per la Vita, è avvenuta esattamente un anno fa, il giorno stesso dello svolgimento della Marcia precedente. Grande è stato dunque il loro stupore quando, circa un mese fa, si è appreso che l’on. Carlo Casini, presidente del Comitato italiano “Uno di noi”, aveva prescelto lo stesso giorno del 12 maggio per indire una giornata di mobilitazione per la sua raccolta di firme per la tutela europea dell’embrione.

L”iniziativa è giudicata dal mondo pro-life italiano scarsamente efficace e priva di impatto nell’opinione pubblica, come dimostra lo scarso numero di adesioni fin qui raccolte, ma soprattutto impedirà a molti gruppi e famiglie difensori della vita di essere quel giorno a Roma, seguendo le indicazioni che in appoggio a Casini sono state date di alcune parrocchie e dalla CEI. Si tratta insomma di un tentativo poco leale di “sgambetto” che non contribuisce a creare l’auspicabile clima di unione e di collaborazione tra le forze pro-life italiane.

Suona beffardo, in questa prospettiva, “l’augurio sincero” rivolto il 2 maggio, in una conferenza stampa, da Carlo Casini, agli organizzatori della Marcia per la Vita (alla quale il suo movimento non ha finora aderito), “nella speranza che la manifestazione, alla quale parteciperanno anche esponenti del Comitato nazionale ‘Uno di noi’, abbia successo”. (E.B.)

FONTE:
http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/il-tentativo-di-sgambetto-alla-marcia-per-la-vita-di-carlo-casini/

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www.comitatoveritaevita.it

 


La “marcia per la vita” (e le divisioni del mondo cattolico)ultima modifica: 2013-05-04T01:47:00+02:00da dematteiscosimo
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