PORTO DI BRINDISI, D’ATTIS (PdL):
MENTRE CONSALES PENSA ‘A FARE SISTEMA’, L’UNIONE EUROPEA ESCLUDE IL PORTO DI BRINDISI DALLE RETI TEN-T:
BRINDISI E’ FUORI DAI PROSSIMI FINANZIAMENTI. DENTRO CI SONO TARANTO E BARI.
“Entro la fine del 2013, le istituzioni comunitarie sono chiamate ad approvare il Regolamento sulle linee guida dell’Unione Europea per lo sviluppo della rete trans-europea dei trasporti’. Dalla semplice lettura del documento di programmazione strategica e finanziaria, frutto di un lungo negoziato che avrà visto certamente il coinvolgimento anche della Regione Puglia e delle altre istituzioni locali, emerge un dato inequivocabile: l’UE ha escluso il nostro porto dai nodi della rete transeuropea dei trasporti.
In Puglia, vengono individuati solo i porti di Bari e di Taranto. Basta dare una occhiata alla cartina allegata alla proposta. E questo sarebbe il sistema pugliese di cui parla Consales”.
Lo dichiara Mauro D’Attis, capogruppo del PdL di Brindisi.
“Questa è la prova di quanto nei mesi scorsi ho tentato di denunciare appellandomi a tutti, Haralambides e Consales compresi.
Le scelte comunitarie implicano che solo sui porti prescelti e inclusi (quindi Bari e Taranto) nella rete potranno essere indirizzate le risorse comunitarie. I porti esclusi e quindi declassificati (come purtroppo Brindisi), invece, dovranno fare da soli in autofinanziamento o con i già scarsi fondi nazionali: di fatto diventano porti di serie B questa volta con l’attestato del Parlamento europeo”.
Il procedimento è quasi alla sua conclusione come si evince dal relativo link (http://ec.europa.eu/transport/themes/infrastructure/revision-t_en.htm).
“Ho informato dell’accaduto i parlamentari europei pugliesi del mio schieramento politicoo ma credo che sia evidente l’assenza dell’Autorità portuale e della Regione Puglia a difesa delle prerogative di Brindisi. E se si sono mossi nessuno se n’è accorto in città”.
COMUNICATO STAMPA MAURO D’ATTIS – CAPOGRUPPO PDL DI BRINDISI