Andiamo avanti. Mentre scrivo prego. Si, prego. Prego perché io non ferisca nessuno. Perché la carità sia davvero ciò che mi spinge a scrivere. E però carità impone di dire la verità. Ed allora va detto: la convivenza è peccato. L’adulterio è grave peccato (peccato mortale).
Andiamo avanti: come possiamo chiedere alla Chiesa (o , tramite i Suoi Ministri, a Dio) di “benedire” una nostra situazione di grave peccato? Una situazione permanente di peccato mortale che, peraltro, in squallide pagliacciate (e come le definite voi certe cose?) sono state anche “ufficializzate”.
Ribadisco: per il cristiano il Matrimonio è un Sacramento. Poi magari esistono altre forme di unione , quello che si vuole, Dio ci lascia assolutamente liberi, ma chiamiamo le cose col loro nome.
Infine –chè ho già scritto assai- la colpa grave è di chi, Sacerdote, indirettamente avalla certe cose. Facendo davvero comicità involontaria. Una gag. Una pagliacciata, appunto.