Sta facendo, in queste ore anzi: in questi minuti, il giro dell’Italia la notizia della probabilissima individuazione, da parte degli investigatori, del DNA del possibile assassino della piccola Yara Gambirasio, uccisa in circostanze ancora misteriose lo scorso novembre.

E mentre viene definita “una cavolata” la ipotesi del “branco” di coetanei -ed in effetti appare improbabile tale pista, forse messa in giro da qualcuno  ad arte per “depistare” dai veri responsabili, ecco che oggi vien fatto un passo avanti, forse decisivo, nelle indagini: sul corpo di Yara sarebbero stati trovati quattro diversi profili genetici, ma soltanto uno – rilevato su un indumento – viene considerato dagli investigatori “altamente indiziario”. E si tratterebbe di una traccia di dna maschile ed è considerata significativa in quanto, farebbero sapere fonti qualificate, non suscettibile di contaminazione casuale, a differenza degli altri tre (due, uno maschile e uno femminile, sono sul guanto della tredicenne e uno sul giubbotto). Al momento gli investigatori hanno verificato oltre 2.500 profili di dna.

Preghiamo – si, preghiamo- perchè vengano individuati i responsabili e consegnati alla giustizia. Preghiamo perchè il Signore doni forza e serenità ai genitori della piccola Yara ed essi trovino la forza di perdonare. Preghiamo anche -e soprattutto- per coloro i quali si sono macchiati di questo orribile delitti. Che abbiano a pentirsi sinceramente e facciano luce, prima ancora che nella loro coscienza, sulle circostanze dell’omicidio. E dicano i reali motivi di questo tremendo crimine ed immondo peccato.