Ma da dove salta fuori questa Italia diversa? – la televisione, gli anziani e TV2000

tv2000,dino boffoCari Amici,

fin da piccoli, ci viene insegnato: mai sbrodolarsi. Bisogna non farlo per buon gusto e anche per un fatto di dignità personale. Eppure non mi tengo. Non riesco cioè a non dire – a voi che siete nostri amici sul serio – che l’estate di Tv2000 va per ora a gonfie vele.

Il «per ora» è chiaramente cautelativo, il risultato finora registrato potrebbe avere (anche inopinatamente) una restrizione, e allora il ragionamento cade. Fino ad oggi, tuttavia, la media quotidiana dell’Auditel è significativamente più alta di quella, pur in crescita, registrata fino a giugno. Naturalmente ci interroghiamo su questo piccolo fenomeno e tentiamo anche varie risposte. La più convincente delle quali tuttavia lancia il pallino dalla parte dei telespettatori: non è vero che d’estate sono meno interessati, potenzialmente più distratti, comunque meno coinvolgibili dalla tv. Certo dipende dal tipo di telespettatori.

Il guaio è che la carovana di gente che comanda la tv in Italia ha da sempre deciso che gli italiani che contano sono per la tv i 30-55enni. Ed è molto probabile che, d’estate, tra questi vi siano nella platea televisiva dei consistenti vuoti. Ma il popolo italiano è composto di età e condizioni diverse, e non si riesce a capire perché, ad esempio, la tipologia delle casalinghe sia per forza di cose meno attraente di altre categorie.


Lo stesso meccanismo per cui i sessantenni (ed ultra) non riescono ad attrarre l’interesse dei pubblicitari. Forse che questi non vivono concretamente, non hanno una loro famiglia che consuma, non hanno potere di spesa?


Quanto a quest’ultimo, poi, non è forse vero quello che andiamo ripetendoci in mille modi, che il nostro cioè è un Paese alla rovescia, perché i giovani tirano la cinghia e i padri o i nonni hanno il gruzzoletto da parte?

Per la verità, la nostra è una scelta di valori più che di resa venale. Riteniamo cioè che un settantenne che vive in campagna abbia i medesimi diritti del giovane gagliardo metropolitano. Questa scelta, che anziché di target, è di modalità comunicativa, tipo di approccio, registro di relazione… penso sia anche alla base del mini-successo estivo: la gente chiede di essere considerata, e non attraverso prodotti ripetuti e di serie, quasi anonimi e indistinti, ma attraverso una tv viva, con la quale interferire, telefonando alla quale si trova ascolto.

La gente comune che serve da base demoscopica, cui è negato però il diritto ad una adeguata rappresentanza televisiva, questa gente non solo esiste, e si fa sentire, ma diventa sempre più impertinente. Il che non significa che manchi di grazia, di garbo, di dolcezza, anzi. Significa piuttosto che ha un nome e cognome, chiede memoria, gradisce chi gli porta rispetto, chi la fa sentire alla pari.

Personalmente non avrei altra spiegazione rispetto al fatto che ogni mattina arrivino al nostro centralino centinaia e centinaia di telefonate reali.

Dino Boffo

Direttore di TV 2000

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L’Emittente Televisiva TV 2000 (già “Sat 2000”) è visibile, gratuitamente, in tutta italia al Canale 28 del telecomando. Si può anche vedere in streaming sul Sito internet http://www.tv2000.it/ (in alto a destra c’è la scritta “guarda la diretta”)

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https://www.facebook.com/groups/337793939605894/?notif_t=group_r2j

(Gruppo di amici, simpatizzanti e telespettatori di TV2000)

 

 

Ma da dove salta fuori questa Italia diversa? – la televisione, gli anziani e TV2000ultima modifica: 2012-07-24T16:47:00+02:00da dematteiscosimo
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