Sto per dire cose, forse, banali ma credo che siano cose vere. E comunque le dico e le scrivo con il cuore. Noi tutti sappiamo che in questa vita esistono le sofferenze: ognuno di noi ne fa esperienza, nessuno può dire di non aver conosciuto una sofferenza. Ebbene, se per certe sofferenze –penso a certe malattia- non abbiamo responsabilità (o almeno non abbiamo responsabilità dirette) per molte sofferenze la causa siamo noi stessi.
Mi spiego meglio: mi riferisco alle separazioni, al divorzio. La rottura del vincolo coniugale genera una serie infinita di sofferenze che coinvolge tante vite, tante persone.
Non è il caso –forse- di ripetere che il Matrimonio è un Sacramento, e che Esso è indissolubile (salvo rarissimi casi eccezionali) e come tale è per sempre. Nulla giustifica la separazione.
Ed ognuno ha esperienza di separazioni e di tutte le sofferenze che ne derivano. Ogni persona coscienziosa (penso, ad esempio, alle maestre di scuola) si accorge quanta sofferenza vi è in ogni bambino che vive il divorzio dei propri genitori. In molti casi è assolutamente palese: bambini/ragazzi sereni che, improvvisamente, cambiano, sono nervosi, agitati e naturalmente il rendimento ne risente.
Ebbene, rendimento a parte, in quel bambino-ragazzino-ragazzina vi è un dramma. Un vero dramma. Un dramma del quale essi sono vittime, vittime innocenti.
Per quello dico: se per caso qualcuno sta leggendo, mi ha seguito fin qui, e ha pensato oppure ha in mente di lasciare il proprio marito o la propria moglie: f e r m a t e v i !
E’ la scelta piu sbagliata. Non ha futuro questa scelta. Vi prego: risparmiamo altre sofferenze. Facciamolo per i figli. Rispettiamo il Sacramento, e la promessa solenne che abbiamo fatto di fronte a Dio, sull’Altare. Salviamo il nostro Matrimonio, manteniamo le famiglie unite, la divisione non porta mai nulla di buono ma solo altre sofferenze.
cosimo de matteis
Da separato,ufficialmente da 7 anni,da almeno 13 nella realtà quotidiana,dico che HAI RAGIONE….
Grazie Aurelio, di esser passato da qui.E di aver voluto lasciare la tua breve testimonianza.un caro saluto.cosimino.
Secondo lei Cosimo, è sbagliato separarsi se la madre maltratta le figlie? anche se le discrimina: tu sei mia, tu sei tutta tuo padre? anche se non sopporta la tosse della bambina e urla in continuazione, fin dal primo mattino? Anche se il papà sta male a causa delle urla e del comportamento spietato della moglie nei suoi confronti e in quelli delle figlie (5 e 8 anni)? Anche se disprezza il lavoro del marito che permette di mantenere la famiglia e pagare il mutuo? Anche se il marito deve andare in mensa perchè lei non ha più voglia di preparargli il pranzo? E fa mangiare alle bambine sempre o quasi gnocchi verdi già fatti e pasta alle zucchine? Cosa è MEGLIO per tutti loro? Io sono solo la nonna (naturalmente odiata) e vorrei tanto anch’io la famiglia unita davvero, ma come riuscirci? Prega per noi che in ott andiamo a chieder consiglio a Medj con mio figlio, grazie