Parrebbe proprio così. Un politico locale (già Assessore Provinciale) ha pubblicamente condiviso le idee -nello specifico: un discorso riguardante il riordino delle province- del comico genovese. Lo ha fatto -come si usa, pare, di questi tempi- tramite internet. Del resto le elezioni Usa han palesato, fra tweet e retweet, che “così fan tutti”. E così ha fatto il Nostro che, detto fra noi, non è nuovo a sortite in rete: un suo post, che possiamo definire tranquillamente pornografico, finì su tutti i giornali. Lui si scusò dicendo che non era colpa sua ma che altri (pare il figlio piccolo) avrebbero avuto accesso alla sua postazione internet.

Ad ogni modo è sintomatico della enorme confusione che gravita sulle teste (e nelle teste) dei cittadini e dei politici. Ripeto: non parliamo di uno statista di portata nazionale, tutt’altro, ma il fatto che costui sia stato scelto dal Presidente della Provincia per fare l’Assessore è la cifra degli amministratori locali di quella terra dove, tra le altre cose, è in atto una deliziosa disputa riguardante il riordino delle province.

E, forse, il Nostro -che verosimilmente non sa neppure lui cosa deve dire- s’è lasciato catturare da quel grande demagogo fasciopopulista. E con un rituit ha sostanzialmente sancito il suo trovarsi in sintonia col comico e quindi con il Movimento  5 stelle. Affari loro. Sarebbe interessante sentire cosa ne pensa il suo padrino politico che però, in questi giorni, è impegnato a preparare il terreno per il suo ingresso in Parlamento (Casini gli ha da tempo assicurato il seggio).

Ma baffino D’Alema, forse per ostacolargli il cammino chissà, lo ha “nominato” come candidato a Governare la Puglia, dove “tiraneggia” quel Vendola che non è mai stato nelle grazie del lider-Massimo. Ripeto: affari loro. Ma è davvero troppo gustoso l’Assessore Udc che “sposa” le idee di Grillo. Eh si, questa è l’Italia. Speriamo che questo drammatico incubo finisca presto.