ANCHE IL DALAI LAMA LASCIA

Morto e sepolto -è proprio il caso di dire- sai baba anche l’altro capo religioso dell’estremo oriente esce di scena. L’oramai anziano  leader buddista dalai lama, infatti, ha rinunciato alla guida dei tibetani dopo essere stato saldamente al timone per quasi cinquanta anni. Vedremo le ripercussioni sul piano politico e religioso. E non solo in oriente ma anche nello scristianizzato e disperato occidente che si aggrappa a questi guru. Ecco comunque la notizia così come la riporta l’agenzia Agi:Dharamshala (India), 27 aprile dalai Lama.jpgLobsang Sangay, 43 anni, docente a Harvard, e’ stato eletto primo ministro del governo tibetano in esilio. Lo ha annunciato la commissione elettorale da Dharamshala, in India. Sangay, un esperto di diritto internazionale, succede al Dalai Lama che dopo decenni ha rinunciato al ruolo di guida politica dei tibetani. Con il 50% al primo turno ha battuto gli altri due candidati, anche loro laici, Tenzin Tethong, gia’ rappresentante del Dalai Lama a New York e Washington, e Tashi Wangdi, un ex ministro del governo in esilio. Sangay, nato da una famiglia di esuli nel nord-est dell’India, non ha mai visitato la sua patria. La prima elezione diretta del premier tibetano in esilio era avvenuta nel 2001, per la volonta’ del Dalai Lama di rendere piu’ democratico e trasparente l’esecutivo.

ANCHE IL DALAI LAMA LASCIAultima modifica: 2011-04-28T15:19:34+02:00da dematteiscosimo
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